02 Aprile 2025
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Disagio scolastico



Il disagio scolastico è un aspetto del disagio giovanile che si manifesta soprattutto all'interno della vita scolastica sul piano relazionale, comportamentale e degli apprendimenti e che espone lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola.
Si tratta di uno stato emotivo non correlato necessariamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistici o di ritardo cognitivo, che può manifestarsi attraverso una varietà di comportamenti disfunzionali che non permettono al soggetto di vivere adeguatamente le attività di classe e di apprendere con successo, utilizzando il massimo delle proprie capacità cognitive, affettive e relazionali.
Il disagio scolastico è un fenomeno complesso determinato dall'interazione di fattori individuali e fattori contestuali.

I fattori individuali che possono contribuire a determinare il disagio scolastico sono:

  • le caratteristiche psicologiche del soggetto come bassa autostima, scarsa motivazione, immaturità (inibizione affettiva, scarso controllo emotivo, ansia di separazione, bassa tolleranza della frustrazione), inadeguato stile di attribuzione (attribuzione delle cause a fattori esterni indipendenti dal soggetto);
  • lo scarso livello di conoscenza, come povertà di contenuti cognitivi, inadeguati processi cognitivi, stile di apprendimento poco funzionale.
  • I fattori contestuali determinanti il disagio scolastico sono riconducibili:
  • alla famiglia: svantaggio socioculturale, carenze del contesto relazionale (clima relazionale, valori proposti, interesse per le attività scolastiche, aspettative inadeguate), atteggiamenti educativi inadeguati (iperprotettività, autoritarismo, permissivismo, svalutazione);
  • • alla scuola: strutture e servizi assenti o inadeguati, metodologie e relazioni inadeguati (rapporti non collaborativi con la famiglia, formazione degli insegnanti non idonea a prevenire o affrontare il disagio, stile di insegnamento non efficace, scarse competenze relazionali dell’insegnante);
  • al contesto sociale: provenienza da aree economicamente povere, inadempienze territoriali e istituzionali, emarginazione economica, geografica, politica, cultura dell'indifferenza, modelli socio - culturali violenti.

Il disagio scolastico si esprime in una grande varietà di comportamenti problematici e disfunzionali:

  • difficoltà di apprendimento non riconducibili a disturbi specifici o a ritardo cognitivo;
  • basso rendimento rispetto alle reali capacità del soggetto, rendimento altalenante;
  • difficoltà relazionali ed emozionali: aggressività di tipo fisico o verbale, basso livello di tolleranza alle frustrazioni, reazioni emotive eccessive, ansia, scarsa autostima, difficoltà di inserimento nel gruppo, difficoltà relazionali con gli insegnanti, fobia scolare;
  • apatia: riduzione dell’attività, mancanza di curiosità e di interesse, tendenza ad isolarsi, stanchezza generalizzata, scarsa partecipazione e motivazione;
  • comportamenti disfunzionali: irrequietezza, iperattività, comportamenti di disturbo e di rifiuto, prepotenza, bullismo;
  • difficoltà a concentrarsi e a prestare attenzione.

La mia pluriennale esperienza nell’ambito della Psicologia scolastica mi ha portata a sviluppare le competenze necessarie ad affrontare il disagio scolastico attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori in gioco: il bambino/adolescente, la famiglia, la scuola, i servizi territoriali.
Ho, inoltre, conseguito un master in ADHD acquisendo le competenze necessarie per aiutare le famiglie, gli insegnanti e i bambini ad affrontare le difficoltà legate ai disturbi dell’attenzione e all’iperattività.





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